Eccellenza, nella stracittadina avellinese la Virtus batte il San Tommaso 2 – 1

Virtus Avellino – San Tommaso   2 – 1

Nel giorno della Candelora, la Virtus batte il San Tommaso nel derby di Avellino e mette definitivamente l’inverno fuori dalla propria porta, proiettandosi in una posizione di classifica più somigliante alle aspettative di inizio di stagione.

Con il cuore, le unghie e i denti, e nonostante il gioco duro del San Tommaso, gli uomini di mister Criscitiello inanellano la terza vittoria consecutiva e muovono sensibilmente una classifica fin troppo deficitaria.

Altra grande prestazione di Robertiello e del pacchetto arretrato bianconeroverde, completato da Lattarulo e Pascuccio, che non si arrende mai, nonostante i due rigori concessi dall’arbitro Russo, il secondo alquanto dubbio. Il portierone salernitano para il primo rigore di giornata nel primo tempo, quando le due squadre erano ancora imballate sullo 0-0. Tenta di rifarsi nella ripresa, ma riesce solo a sfiorare la sfera calciata tenacemente in gol ancora da Trimarco per il momentaneo pareggio ospite.

Il primo tempo è tutto qui. Possesso palla equamente distribuito tra le due compagini in campo. Con una virtus più manovriera e capace di creare delle reti di passaggi più lunghe ed articolare rendendosi pericolosa in diversi contropiedi con Alleruzzo e soci. E un San Tommaso che si accende a sprazzi e non riesce a dare continuità ai suoi break offensivi.

Rino Criscitiello cambia pelle nel secondo tempo facendo partire dall’inizio Modano al posto di uno spaesato Caruso nei tre d’attacco e un più coriaceo Tozza per Ruggiero con l’arretramento conseguente del solito generosissimo Viscido sulla linea di difesa. Il primo squillo della ripresa si sente al 50esimo con la punizione di Rapolo che, però, non impensierisce Robertiello che devia in angolo. Dalla bandierina il San Tommaso potrebbe andare in vantaggio ma Arzeo non impatta bene sul pallone e la manda a lato da buona posizione.

Al 55esimo, però, la Virtus mette la freccia e passa in vantaggio con Carmine Cucciniello che raccoglie palla appena dal limite dell’area e lascia partire un sinistro che beffa D’Agostino. La Virtus continua a macinare gioco e al 60esimo è ancora Cucciniello a mettere i brividi alla retroguardia di mister Messina. Il suo sinistro sibila al lato non di molto.

Anche gli ospiti provano a sparigliare le carte e mettono in campo forze fresche con D’Amora e Zollo che al 58esimo entrano al posto di capitan Cucciniello e Samake. E così arriva il pareggio al 60esimo. Ancora su rigore, questa volta contestato dai padroni di casa. Si presenta sul dischetto nuovamente Carotenuto che questa volta riesce ad oltrepassare le mani di Robertiello.

La partita si inasprisce e la terna arbitrale fatica a rimettere la gara su un binario più sereno. L’aria del derby e la posta in palio si fanno sentire. Al 73esimo la Virtus Avellino è più lucida e con le unghie e i denti passa di nuovo in vantaggio. E’ il gol della rabbia e della determinazione ed è firmato da Cibele che con un colpo da calcetto sbroglia un mischione in area e ristabilisce i valori in campo e regala alla Virtus la terza vittoria consecutiva. I lupi azzannano i grifoni e fanno un balzo prepotente in avanti

Share