Play off scudetto: Came Dosson – Sandro Abate 8 – 5, i Veneti vincono meritatamente

Came Dosson – Sandro Abate Avellino 8 – 5

Came Dosson: Pietrangelo, Ugherani, Vieira, Schiochet, Grippi, Ronzani, Ditano, Belsito, Azzoni, Dener, Giuliato, Juan Fran, Bertoni, Espindola. All. Sylvio Rocha.

Sandro Abate Avellino: Perez, Crema, Bagatini, Fantecele, Abate, Vitiello, Rizzo, Ercolessi, Kakà, Testa, Iandolo, Nicolodi, Dalcin. All. Marcelo Batista.

Arbitri: Natale Mazzone (Imola), Stefano Parrella (Cesena) Crono: Angelo Tasca (Treviso)

Marcatori: allo 0’56” Fantecele, al 2’10” Grippi (C), al 4’07” Fantecele, al 6’56” Dener (C), al 16’52” Vieira (C), al 19’25” Grippi (C), al 24’12” Bertoni (C), al 29’03” Ugherani (C), al 31’26” Dalcin, al 32’24″ Grippi (C), al 33’00” Dalcin, al 36’35” Crema, al 36’54” Murilo (C).

Il primo tempo del confronto tra i ragazzi di Batista ed i Veneti della Came Dosson se lo aggiudicano i padroni di casa. La truppa di mister Rocha ha evidenziato una forza mentale e tecnica notevole e per gli Avellinesi, pur volenterosi ed animati dai migliori propositi, c’è stato poco da fare. Si sapeva che l’esordio in questi quarti di finale scudetto in casa della terza forza del campionato sarebbe stato alquanto difficile, ma Fantecele e compagni hanno avuto il lodevole intento di averci provato.

Eppure l’avvio della Sandro Abate era stato assai convincente: pronti via e Fantecele aveva bucato la difesa veneta. Ma i padroni di casa aveva no ribattuto immediatamente, andando a riprendere gli Irpini anche quando lo stesso Fantecele aveva raddoppiato. Gli uomini di Rocha hanno giocato con la consapevolezza della loro forza, mentre la Sandro Abate, specie sul finire del primo tempo si è un po’ disunita prendendo anche il terzo e quarto gol.

Alla ripresa delle ostilità, la Came entrava in campo con piglio deciso e per Avellino era notte fonda, con i Veneti che mettevano in fondo al sacco avellinese altre due marcature pesanti, allargando il divario a tre quarti di gara fino al 6-2. La reazione di orgoglio degli Irpini produceva tre reti (due di Dalcin e uno di Crema) ma altri due gol della Came ristabilivano le distanze, fissando il finale sull’otto a cinque in proprio favore.

La Sandro Abate ha combattuto ed ha fatto quello che ha potuto, e per questo non va colpevolizzata più di tanto. Mercoledi 12 maggio, al Paladelmauro, si replica, con la speranza di allungare la serie almeno a gara tre. La Sandro Abate, in fondo, si merita un’altra chance.

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